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Tarquinia, tutte le novità emerse dall’ultimo consiglio comunale

TARQUINIA – Botti di fine anno in consiglio comunale con un’opposizione agguerrita. Temi caldi la situazione Talete e l’igiene urbana.

Si parte con un minuto di silenzio in memoria dell’assessore Ada Iacobini. Dopo un richiamo al rispetto reciproco da parte della Presidente del Consiglio Federica Guiducci che tra l’altro anticipa la volontà di dedicare spazi pubblici a Luigi Daga e Sergio Benedetti, si inizia con le comunicazioni del Sindaco Giulivi che spiega gli sviluppi della Conferenza Ato 1.

I sindaci che hanno partecipato dovevano votare per gli aumenti delle tariffe. La seduta è stata rinviata di due settimane. Credo che Talete come ha detto la Corte dei Conti è un ente decotto. Il Presidente Bossola dice che è dovuto ad un mancato pagamento dei morosi pari al 20% ma non possiamo continuare ad aumentare le bollette. Il Comune di Tarquinia non voterà alcun aumento delle tariffe e mi auguro che altri Sindaci facciano lo stesso. Manca un piano industriale vero. Abbiamo dato mandato ai nostri legali di andare avanti per recuperare il credito che abbiamo verso Talete”.

Andreani va all’attacco della maggioranza sottolineando come ci sia poca trasparenza nelle risposte, come ad esempio mozioni mai arrivate in consiglio. Non tarda la replica di Giulivi. “La priorità degli uffici non è rispondere ai consiglieri ma ai cittadini”.

Moscherini va all’attacco su ztl, trasporto scolastico e mare scatenando anche qui le ire del Sindaco.

Si passa poi alle variazioni di bilancio, dove il dibattito si basa sugli interventi di edilizia scolastica. Sulle partecipate il Consiglio comunale esprime con forza il fatto che il Comune di Tarquinia non intende entrare in unico Ato.

Si passa a parlare del piano tariffario per i rifiuti. Il costo complessivo del servizio è quantificato in poco oltre 4milioni di euro. A luglio erano state confermate le aliquote 2019 che ora vanno conguagliate con quelle del Pef. La differenza che va a conguaglio è di circa 40mila euro che verrà spalmata nei prossimi anni sugli utenti in un massimo di tre anni. Celli sottolinea come prendere a riferimento una presenza media di oltre 30mila euro è eccessivo. “Leggo che da giugno 2021 partirà il nuovo appalto – sottolinea- Me lo auguro vivamente”.

Moscherini incalza. “Se si tiene in proroga una ditta per cinque anni c’è qualcosa che non funziona. -tuona- Ci vogliono dati ed idee chiare. La novità poteva essere l’inceneritore ma si è fatta una votazione ideologica. Sindaco ti consiglio di rifare tutto da capo”. Giulivi chiude. “Tarquinia non ospiterà l’immondizia di nessun altro paese”.

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Un commento

  1. Carlo Antonelli

    Quando venne istituita la raccolta differenziata ci fu detto che, come succede negli altri comuni italiani, con questo nuovo tipo di raccolta di sarebbero venduti i vari prodotti: Umido, Ferro, Vetro, Carta, e con il ricavato di sarebbe potuto abbassare il canone si cittadini. Chi è che oggi intasca il denaro della vendita di questi prodotti?

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