giovedì , 2 Maggio 2024
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Lettera congiunta contro la zona rossa nella Tuscia: “il tempo del coraggio”

E’ partita oggi la richiesta di revisione dell’inclusione della Provincia di Viterbo nella “zona rossa” regionale, con la contestuale richiesta dell’istituzione di parametri di valutazione locali. Una lettera firmata da ben 111 rappresentanti politici del territorio e rivolta direttamente al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ed al Prefetto della Provincia di Viterbo Giovanni Bruno.

Per Tarquinia, firmatari della lettera sono stati soltanto 4 amministratori pubblici, tutti riferiti all’Università Agraria: Alberto Tosoni, Alessandro Sacripanti, Rosanna Moioli e Claudio Belardinelli.

Peraltro si tratta degli unici, tra gli oltre 100 firmatari, ad essere riferiti ad un ente pubblico differente da quello Comunale: la lettera risulta infatti sottoscritta dai Sindaci di:

  • Bagnoregio;
  • Castiglione in Teverina;
  • San Lorenzo Nuovo;
  • Lubriano;
  • Graffignano;
  • Bolsena;
  • Bomarzo;
  • Civita Castellana;
  • Vasanello;
  • Soriano nel Cimino;
  • Castel Sant’Elia;

dai Vicesindaci di:

  • Tuscania;
  • Soriano Nel Cimino;
  • Civitella d’Agliano;
  • Bagnoregio;

oltre che da assessori e consiglieri comunali di:

  • Tuscania
  • Soriano nel Cimino
  • Civitella d’Agliano
  • Viterbo
  • Valentano
  • Vasanello
  • Celleno
  • Capodimonte
  • Monte Romano
  • Civita Castellana
  • Carbognano
  • Orte
  • Caprarola
  • Villa San Giovanni in Tuscia
  • Cellere
  • Castel Sant’Elia
  • Oriolo Romano
  • Vallerano
  • San Lorenzo Nuovo
  • Montalto di Castro
  • Monterosi
  • Canino
  • Civitella d’Agliano
  • Castiglione in Teverina
  • Ronciglione
  • Vejano
  • Capranica
  • Vetralla
  • Sutri
  • Fabrica di Roma
  • Marta
  • Vitorchiano
  • Barbarano Romano.

Tra i firmatari anche l’onorevole di Fratelli d’Italia Mauro Rotelli.

Il Sindaco di Bagnoregio ieri ha commentato così la situazione: “Oggi ho avuto modo di parlare con dei ristoratori, ed è per questo che non me la sento di lasciare intentata la possibilità di potergli dare voce, perche questo è il nostro compito, in ogni sede ed in ogni luogo. Non otterremo nulla? Non mi interessa, credo sia obbligatorio provarci“.

Ed ancora: “Firmerò una lettera insieme a dei colleghi per chiedere di rivedere questa scelta sbagliata. Se dobbiamo scegliere da che parte stare, noi sceglieremo sempre da quella degli uomini e le donne che ogni giorno, con sacrificio, mandano avanti l’economia dei nostri paesi. Se non combattiamo per loro, per chi dovremmo farlo? Schiena dritta ed avanti, è il tempo del coraggio

Anche l’Onorevole Mauro Rotelli, nel commentare la lettera, ieri concludeva asserendo: “non saremo rassegnati spettatori di un film, visto già un anno fa“.

Massimo Bambini, sindaco di San Lorenzo Nuovo, qualche giorno fa’ dichiarava riguardo alle chiusure: “Fino ad ora abbiamo parlato di adottare misure differenziate in base alla criticità delle diverse zone poi invece ci ritroviamo tutti nel medesimo calderone regionale. Perché????“.

Ed ancora: “Ma chi prende queste decisioni si rende conto del disagio arrecato all’utenza dagli uffici pubblici in s.w.??. Si rende conto dei danni che si stanno facendo alle realtà economiche e sociali più piccole come le nostre che nonostante i tanti sacrifici fatti ancora una volta se la prenderanno in quel posto per non voler fare interventi mirati e selettivi.
Io sono il primo a voler chiudere ma deve essere necessario. Così, invece, non va bene. Mi adeguo, come sempre, ma sono molto molto polemico. Così è facile, tanto sul territorio a confrontarsi con la gente, giustamente arrabbiata e delusa, ci siamo noi sindaci mica voi.”

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