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La Tuscia non ci sta: ecco le reazioni alla zona rossa, tra lettere e petizioni

La Tuscia al rosso proprio non si rassegna. Prosegue infatti un generale malcontento verso le misure che ci aspettano da domani, Lunedì 15 Marzo. Ed allora ecco che spunta una petizione che in poche ore ha già superato mille firme, indirizzata al Presidente della Regione Lazio, al Presidente della Provincia ed a tutti i Sindaci del viterbese.

👉🏻 Clicca qui per aprire la petizione su Change.org

Nel frattempo prosegue anche la mobilitazione politica, guidata dalla viterbese consigliere comunale Chiara Frontini. E’ stata elaborata una bozza di lettera intesa come documento comune per sollecitare le istituzioni nazionali a rivedere la situazione della Tuscia, aperta alla partecipazione di tutti gli amministratori della Tuscia, sindaci, assessori e consiglieri; entro le 18:00 di oggi gli amministratori dovevano inviare il proprio contributo.

Avrà partecipato qualcuno da Tarquinia? Ancora non si sa.

Dal capoluogo, inoltre, manifesta contrarietà anche la sezione di Fratelli d’Italia di Viterbo, guidata da Mauro Rotelli, che definisce la situazione “un provvedimento incredibile ed inaccettabile per la provincia di Viterbo. Un provvedimento che non tiene assolutamente conto dei sacrifici fatti, dei parametri sanitari tutti sotto controllo e dello stato di necessità economico in cui versa il territorio”.

Il Sindaco di Bagnoregio, Luca Profili, è stato forse tra i più decisi nel rapportarsi alla situazione. Fortissime le sue parole: “Oggi ho avuto modo di parlare con dei ristoratori, ed è per questo che non me la sento di lasciare intentata la possibilità di potergli dare voce, perche questo è il nostro compito, in ogni sede ed in ogni luogo. Non otterremo nulla? Non mi interessa, credo sia obbligatorio provarci“.

E Profili, annunciando una lettera congiunta assieme ad altri Sindaci, conclude con decisione: “Se non combattiamo per loro, per chi dovremmo farlo? Schiena dritta ed avanti, è il tempo del coraggio“.

Nell’attesa di capire quali altri Sindaci avranno sostenuto l’iniziativa di Profili, rimettiamo a seguire il testo integrale della petizione di change.org.

Il territorio della Tuscia è compreso nella Zona Rossa in vigore per tutto il Lazio da lunedì 15 marzo 2021. Ad oggi, 13 marzo, i contagiati per Coronavirus tra città e provincia di Viterbo sono pari allo 0,028% dell’intera popolazione, precisamente 89 su 320.000 abitanti.

Con questi numeri risulta difficile accettare una nuova chiusura per negozi al dettaglio, bar, ristoranti e tutte quelle attività che dell’apertura al pubblico fanno la ragione stessa della loro sopravvivenza, dopo un intero anno disseminato da incertezza, chiusure forzate e costi che corrono comunque.

Il costo sociale ed economico di decisioni assunte con troppa leggerezza è divenuto insostenibile. Ecco perchè sulla scia di quanto accade ormai da tempo in Lombardia – ed ovunque il virus dimostra maggiore aggressività – quando in ambito Zona Rossa si prevedono aree sollevate da tale vincolo perchè sostanzialmente sane, chiediamo al Sindaco di Viterbo (capofila degli amministratori della provincia), al Presidente della Provincia ed al Presidente della Regione di significare al Ministro della Sanità la necessità di considerare da subito per la Tuscia il mantenimento della Zona Gialla.

 

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