Nell’ambito dell’audizione della Commissione regionale dedicata ad Agricoltura ed Ambiente dello scorso 26 Gennaio, incontro fortemente auspicato dall’Università Agraria di Tarquinia, è intervenuto anche il Consorzio di Bonifica.
A rappresentarlo il presidente Niccolò Sacchetti, il direttore generale Andrea Renna e gli ingegneri Paolo Burla e Sergio Pisani.
Da come si legge dal sito del Consiglio della Regione Lazio, l’ingegner Paolo Burla ha chiarito che la competenza del Consorzio di Bonifica è sul reticolo degli affluenti afferenti al Mignone, e dunque non direttamente sul corso maestro del fiume.
Burla ha sottolineato come già nel 2010 l’allora Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca avesse predisposto una progettazione di tipo esecutivo che prevedeva tre macro interventi e quattro sub interventi, nell’ordine di 10mila500 metri quadrati, per un importo di 1milione 200mila euro al 2010.
A detta dell’ingegnere, da come si legge, per poter rendere cantierabile il progetto sarebbe sufficiente, da parte della Regione Lazio, un aggiornamento del prezzo. Burla ha anche proposto di individuare nello specifico il Consorzio come soggetto attuatore.
Quanto emerge è dunque che già in passato si era pensato ad interventi programmati per la manutenzione dei corsi d’acqua della Valle del Mignone, ma che poi, per quelli che potremmo definire “i soliti nodi burocratici”, tutto si è arenato.

Laura Liguori è in Mediapress dal 2018. E’ parte della redazione giornalistica, si occupa di servizi video e sito web.