mercoledì , 24 Aprile 2024
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Sport e scuola vanno di pari passo nella società moderna: parlano i fan del Tarquinia Calcio

Giorni addietro l’opinion leader Francesco Montesi ha lanciato il dibattito sul calcio dilettantistico, se sia opportuno o meno giocarlo in questo periodo così delicato. Clicca qui per leggere l’articolo

A rispondergli, oltre a numerosi followers, è stato il gruppo di fan “istituzionale” del Tarquinia Calcio.

Dopo essere stati spettatori del pecoreccio sistema visto a Giugno, Luglio e Agosto a Tarquinia Lido dove i controlli veri e reali secondo noi non sono mai esistiti, spettatori inermi del “liberi tutti” che ha fatto seguito al lockdown di Marzo Aprile e Maggio, dopo aver appreso che è possibile disputare partite di calcio, calcetto tra amici, rimpatriate nei ristoranti pieni e senza misure di contenimento e assembramenti spaventosi nella movida in ogni angolo d’Italia oggi, da tifosi di calcio dilettantistico dobbiamo accettare le porte chiuse alle gare ufficiali.

Ci pare un paradosso che fuorvia dallo slancio di ripresa che dovremmo cavalcare tutti quanti, scuola, lavoro ma anche sport.

Eravamo pronti, dopo mesi di assenza forzata da tutto ad una ordinata ripresa nel rispetto delle regole di distanziamento anche sui gradoni dello stadio (che nei dilettanti ospitano in rari casi più di 50 persone).

Ora porte chiuse, ennesima riprova di mancanza di coraggio nell’assumersi le responsabilità di chi è stato eletto ed è pagato sontuosamente per gestire tutto questo. Alla base c’è il fatto che il calcio senza tifosi sugli spalti non è calcio ma rifermare l’attività delle squadre calcistiche sarebbe una catastrofe.

Lo sport e la scuola sono si diverse come entità, ma vanno di pari passo nella società moderna. 

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