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Riparte il Consorzio per la gestione OA della Centrale di Civitavecchia finanziato con i soldi Enel: Comune di Tarquinia d’accordo, ma che dice l’assessore all’Ambiente Marzoli?

Riceviamo e pubblichiamo

Riparte il Consorzio per la gestione OA della Centrale a carbone di Civitavecchia, sempre contrastato dai NoCoke e finanziato con i soldi Enel: il Comune di Tarquinia è d’accordo, ma che dice l’assessore all’Ambiente Marzia Marzoli che lo combatte da anni?

 

Tarquinia, 26-03-2021. Siamo sinceri, non ce lo saremmo mai aspettato da questa amministrazione, con un sindaco “nocoke” come Alessandro Giulivi, e un assessore all’ambiente come Marzia Marzoli. Ma invece sta succedendo, al consiglio comunale convocato per mercoledì 31 marzo, l’amministrazione Giulivi proporrà la delibera per far ripartire il famoso Consorzio per la Gestione dell’O.A. della centrale TVN di Civitavecchia, per il quale era stata disposto la liquidazione, con il rientro del comune capofila di Civitavecchia (che ne era coraggiosamente uscita con l’amministrazione Cozzolino). Come tutti sapranno, ma lo vogliamo ricordare, questo consorzio, che riceve circa 1,2 milioni di euro l’anno da Enel,  (ovvero il controllato che finanzia il controllore!), non ha niente a che fare con il vero Osservatorio Regionale per TVN previsto dalla legge e riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, che risulta inattivo da anni nonostante le nostre mozioni più volte presentate già ai tempi del sindaco Mazzola, senza mai successo.

Il consorzio in questione, cui si appresta a confermare la propria adesione il nostro Comune, è quello fortemente voluto nel 2009 proprio dai sindaci Moscherini e Mazzola, e per anni osteggiato e combattuto proprio dalla “nocoke” Marzoli, che sul suo sito PerilbenediTarquinia.it riportava le seguenti parole:

“Il Consorzio costituito nel 2009 dai comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tolfa, Santa Marinella e Tarquinia, e finanziato dallo stesso ENEL con un milione di euro l’anno sulla base di convenzioni strette con il Comune di Civitavecchia, rappresentate prima da De Sio e poi da Moscherini, di fatto è servito esclusivamente a costituire un alibi ad ENEL per evitare controlli seri e dimostrare di aver ottemperato alle prescrizioni imposte dalla VIA 680/2003.”

E definendo, nel migliore dei casi, tutta la storia di questo consorzio come “imbarazzante”.

Siamo quindi molto sconcertati verso la direzione che questa amministrazione, che vede proprio la Marzoli assessore all’ambiente, intende prendere su argomenti così importanti e ampiamente dibattuti, che vedono contrarie tutte le associazioni ambientaliste del territorio.

Confidiamo in un rigetto deciso della delibera da parte del consiglio Comunale – che vede anche altri (ex) “nocoke” nella maggioranza, come il capogruppo della Lega Roberto Borzacchi e il vicesindaco Luigi Serafini – e di un intervento coerente dell’assessore Marzoli in consiglio comunale, affinché si possano indirizzare tutte le energie dell’amministrazione verso la partecipazione attiva al vero Osservatorio Ambientale Regionale, quello previsto dal decreto Via del 2003 come prescrizione della regione Lazio, che non deve essere sovvenzionato dai soldi dell’Enel.

 

M5S Tarquinia

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