martedì , 16 Aprile 2024
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Lettere scontrose Giovanni Arpino
La copertina del libro Lettere Scontrose di Giovanni Arpino

Il 29 Settembre arrivano a Tarquinia le “Lettere Scontrose” di Giovanni Arpino

Locandina
La locandina della Presentazione di Lettere Scontrose di Giovanni Arpino

Si terrà Martedì 29 Settembre alle ore 18:00 nella stupenda coenice della Sala Sacchetti di Palazzo dei Priori la presentazione del libro inedito di Giovanni Arpino “Lettere Scontrose. 52 Lettere ed una risposta”. L’evento, organizzato dall’associazione culturale La Lestra, vede la collaborazione della Società Tarquiniense di Arte e Storia, ormai consolidatissimo punto di riferimento per l’universo culturale a 360°.

Interverranno alla presentazione Tommaso Arpino e Fabio Stassi, e la lettura sarà a cura di Manuela Nardella.

Lettere scontrose Giovanni Arpino
La copertina del libro Lettere Scontrose di Giovanni Arpino

Lettere scontrose è un libro inedito che riaffiora dal cuore degli anni Sessanta come una regalia favolosa. Raccoglie gli articoli di una rubrica che Giovanni Arpino tenne per il settimanale Tempo tra la fine di ottobre del 1964 e il novembre del 1965, mai pubblicata in volume.

Sono lettere scomode, irriverenti, a volte accorate, altre profetiche, ma sempre pervase da «un’elementare esigenza di giustizia e un minimo di civile indignazione». A mettere in fila i destinatari si ottiene la nomenclatura scintillante dell’intero decennio, da Moro ai Beatles eppure questo libro ci parla e ci impressiona come se fosse indirizzato ai lettori del futuro per la destrezza e la precisione dello stile, la vocazione assoluta del miniaturista, la radiografia spietata della nazione afflitta in eterno dagli stessi mali. Per uno scrittore di razza come lui, le contingenze sono qui soltanto un pretesto per esaminare l’animo umano, inchinarsi al talento degli irregolari come Totò (il solo che gli rispose) e contestare il potere, che si tratti di sdegnarsi con il presidente della Corte d’Assise di Francoforte per la mitezza delle pene comminate ai responsabili di Auschwitz o di suggerire alla Loren di pagare le tasse, o di ragionare dell’amore per l’America, e della natura dell’amore in genere, con Jacqueline Kennedy. Perché Arpino discorre sempre in difesa di ciò che resta umano a dispetto di tutto, crede nella Storia come attualità e ci ricorda che scrivere è un lavoro da dannati.

Le «lettere scontrose» sono i suoi scritti corsari, il testamento perduto di una generazione.

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