giovedì , 28 Marzo 2024
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AGRARIA: IL BILANCIO INFUOCA L’ASSISE. PER SPEGNERE GLI ARDORI E’ STATA NECESSARIA ANCHE UNA SOSPENSIONE

di Laura Liguori

TARQUINIA – Si è tenuto ieri nel tardo pomeriggio il tanto atteso Consiglio dell’Università Agraria, richiesto già dallo scorso 12 Agosto dal gruppo Forza Civica e convocato oltre un mese dopo la scadenza dei normali termini, per motivi non resi pubblici.

Un Consiglio che si è fatto attendere, dunque, dove la “normale” opposizione era quasi del tutto assente (del gruppo Idea Sviluppo mancavano i consiglieri Massi, Eusepi e Maneschi, e l’unico presente era Leoncelli), e che si è svolto senza scossoni sino alla discussione dell’ultimo punto, quello sulle informazioni circa il bilancio, richiesto sempre da Forza Civica.

Alla presenza di un pubblico ristretto ma agguerrito (sul punto del bilancio ha fatto il suo ingresso, Maurizio Conversini, con al seguito buona parte del suo Movimento Civico, e sul finire è arrivato anche l’ex Presidente Alessandro Antonelli), la responsabile del servizio finanziario ha iniziato un dibattito molto animato sul tema.

In base a quanto riferito dal consigliere delegato al bilancio Gianfranco Bastari, infatti, non si potrebbe procedere con la stesura dei bilanci a causa di mancanze documentali che non consentirebbero di stabilire con esattezza il debito al 31/12/2017: il Consigliere ha sostenuto infatti come abbia richiesto più volte i documenti, trasmessi però soltanto in parte dalla responsabile; di avviso opposto quest’ultima, che ha sbandierato la propria integrità.

Dopo concitate discussioni, la responsabile ha ripetuto che in data odierna produrrà tutta la documentazione richiesta, in modo che la Giunta Esecutiva possa approvarla e finalmente il Consiglio possa portare a votazione tali carte. Sembra si sia giunti ad un bivio, dunque: dopo questo aut-aut, se la responsabile porterà tutta la documentazione utile non ci saranno più scusanti ai ritardi; se così non sarà, l’Amministrazione Borzacchi dovrà inevitabilmente prendere provvedimenti contro il presunto comportamento ostativo.

Ad infiammare gli animi è stato anche lo scontro tra il Consigliere Ascenzio Benedetti e la stessa responsabile: il primo ha infatti richiesto che la dipendente indicasse pubblicamente la provenienza dell’enorme debito dell’Ente (“puoi dire quanto abbiamo pagato da quando siamo entrati?”), in un botta e risposta che ha visto intervenire con ardore anche il Presidente Borzacchi. Sono così emersi, stando a quanto asserito in consiglio,  oltre 7.000 € di debito dall’ultima merca dell’Amministrazione Blasi, quasi 200.000 € di fatture pregresse non pagate, un debito da oltre 1 milione di euro che scaturiva da un vecchio accertamento della Finanza campeggio di Spinicci, attorno agli anni 2000, oltre a circa 794.000 € di debito ex Inpdap derivanti da denunce mensili dei dipendenti mai pervenute o pervenute parzialmente all’ex INPDAP/INPS, su cui la responsabile ha sottolineato come la colpa non fosse delle Amministrazioni assumendosene le responsabilità, e dicendo come la situazione si stia affrontando ora; inoltre ha spiegato come si sia giunti alla soluzione della definizione agevolata bis e poi alla definizione agevolata ter, grazie ad un lavoro con il Vicepresidente Alberto Tosoni che li ha portati sinanche a Roma per svincolare somme che non erano state ancora date dalla Regione che hanno consentito di pagare la prima rata. La responsabileha comunque sottolineato come alla data del Consiglio in cassa ci fossero solo 33 € e come di politica se ne vedesse ben poca, in un atteggiamento secondo lei basato sull’immobilismo.

Dopo una sospensione di 10 minuti dovuta ai toni troppo accesi, complice anche l’intervento dal pubblico di Maurizio Sandro Conversini, il Consiglio torna in aula orfano del Presidente Borzacchi e del consigliere Bastari, proprio quello delegato al Bilancio.

Insomma, un vero “cinema” del bilancio, che lascia tuttavia intendere come presto si scorgeranno importanti novità: dopo lo scontro Bastari-responsabile presto sarà evidente chi dei due abbia ragione, e certo la promessa di Conversini di denunciare pubblicamente la cosa non farà altro che gettare benzina sul fuoco.

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