mercoledì , 24 Aprile 2024
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Ad Allumiere è tempo di Palio delle Contrade

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ALLUMIERE- Come ogni anno la Piazza e tutto il centro abitato di Allumiere, con l’avvicinarsi dell’evento del Palio delle Contrade, si veste dei colori e dei simboli delle Contrade. Per Contrada si intende una porzione di territorio del paese di Allumiere e de La Bianca, ben definito e delimitato dai confini stabiliti dagli ideatori della manifestazione. Le Contrade sono sei:

Contrada Burò: il suo nome deriva dal termine francese “bureau” (ufficio) poiché era in questa contrada che si trovavano gli uffici della “Société Financière de Paris” che gestiva le miniere di allume nel XIX secolo. I colori della Contrada sono il bianco ed il nero, lo stemma è un antico arco presente nel cuore della contrada.

Contrada Ghetto: Il nome deriva da “Borghetto”, appellativo dato al primo insediamento dell’odierna Allumiere sorto ai piedi del Monte Urbano. I colori sono il giallo ed il rosso, lo stemma è una fontanina presente nella via centrale della contrada.

Contrada La Bianca: il nome deriva dalla bianca pietra dell’allume estratta in questo territorio, è la comunità primigenia di Allumiere. I colori sono il bianco ed il verde, lo stemma rappresenta una pianta di agrifoglio che, secondo la leggenda, indicò a Giovanni da Castro la presenza dell’allume.

Contrada Nona: Il nome deriva dalla somiglianza architettonica di questa zona di Allumiere con un quartiere di Civitavecchia. I colori sono il rosso ed il verde, lo stemma è uno stabilimento della lavorazione dell’allume, di cui ancora si scorgono le antiche vestigia nella contrada stessa.

Contrada Polveriera: il nome deriva dalla costruzione che conteneva le polveri piriche usate nelle miniere, che si trovava proprio nel cuore del territorio della contrada. I colori sono il rosso ed il blu, lo stemma è un mulino a vento, secondo la leggenda presente d nella contrada all’epoca della lavorazione dell’allume.

Contrada Sant’Antonio: Il nome deriva dal Santo raffigurato nella statua che si trova nell’edicola all’inizio della Contrada, fatta costruire come segno di devozione dai minatori. I colori sono il bianco ed il rosso, lo stemma l’edicola del Santo.

L’importanza dal punto di vista storico, sociale ed antropologico delle sei Contrade è innegabile per Allumiere. Queste realtà, fatte di attaccamento a dei colori e dei valori, ad una identità che viene trasmessa di generazione in generazione, hanno contribuito molto nella sostituzione dei vecchi sistemi sociali, come il sistema di vicinato, che non erano più adatti ad una società che stava diventando sempre più individualista e a compartimenti stagni. Il sistema Contrada, se così lo vogliamo chiamare, ha avuto la funzione di aggregazione, di riunire tante persone di tutte le età, sotto dei colori ed un simbolo. Nella contrada si entra con il battesimo e si esce con il funerale. La vita ed i ritmi di questi agglomerati di persone sono scanditi dai tempi del Palio e della vita di Contrada stessa. I ragazzi lavorano con le persone più grandi, osservando ed imparando con gli occhi a svolgere le mansioni più utili al funzionamento della Contrada stessa, allo stesso tempo, però, entrano a far parte di un sistema di valori molto importante, perché è basato sulle basi materiali della propria comunità e che quindi rappresenta il loro corredo normativo in seno alla società stessa di Allumiere.

La manifestazione del Palio delle Contrade si articola in due giornate, quella del sabato o de “la provaccia” e quella della domenica, ovvero quella del Palio vero e proprio. L’edizione 2019 si svolgerà il 24 ed il 25 agosto e, come da tradizione, vedrà la cittadina di Allumiere invasa e stravolta da musica, spettacoli, stand enogastronomici, storia e folklore. Il sabato alle 19:00 scendono in piazza le sei Contrade per provare gli asini delle loro scuderie e decidere quali saranno i tre che correranno le tre batterie della gara del giorno successivo. Ad ogni contrada sono concessi circa 10 minuti per effettuare le prove, al termine delle quali si svolge il Minipalio, ossia due batterie in cui si fronteggiano le sei contrade con sei asini. Chi accumula il punteggio più alto, vince una coppa. A seguire, intorno alle 20.00, c’è l’apertura degli stand enogastronomici lungo le vie di Allumiere e feste, concerti, spettacoli di vario genere nelle piazze delle Contrade, che durano fino a tarda notte.

La domenica inizia dalle ore 11:00 con la consegna in Comune dei finimenti degli asini e del vestiario che i fantini delle sei Contrade indosseranno durante la corsa, che da quel momento resteranno sigillati in sacchi anonimi. Dopo la consegna degli abiti, ai piedi del Comune, si svolge la punzonatura, ossia l’abbinamento di un numero da 1 a 24 ai 4 asini portati da ogni contrada (tre titolari ed una riserva) che li identificherà da questo momento fino alla fine della manifestazione. A seguito della punzonatura vi è la benedizione degli asini ai piedi del sagrato.

Il pomeriggio della domenica la manifestazione entra nel vivo. Alle 17:00 il Corteo Storico, composto da più di 250 figuranti in abiti rinascimentali, inizia una lunga passeggiata che, attraverso le vie principali del paese, lo porterà all’anello di tufo della Piazza, dove una giuria di esperti lo esaminerà e decreterà il vincitore della competizione ad esso riservata, ossia il “Miglior Corteo Storico” del Palio delle Contrade di Allumiere. All’interno di ogni corteo si trovano le squadre di sbandieratori e tamburini, che a loro volta prendono parte ad una specifica competizione, in cui una giuria tecnica valuterà gli esercizi eseguiti dai ragazzi e decreterà la squadra vincente.

Al termine della passeggiata storica e della gara degli sbandieratori si svolgono tre batterie che porteranno l’ambito Cencio ed il titolo di Campioni della Piazza a chi riporterà i migliori piazzamenti.

Il Corteo storico del Palio delle Contrade di Allumiere è composto da circa 250 figuranti in abiti rinascimentali, interamente progettati, disegnati e realizzati dalle sarte delle stesse Contrade. L’importanza di questo comparto è veramente fondamentale per il profilo storico culturale dell’evento, che lo ha portato ad ottenere il patrocinio del Mibac. Dal 2018, infatti, il Corteo storico del Palio di Allumiere può vantare questo grande riconoscimento, frutto di un duro lavoro svolto negli anni dalle sartorie delle Contrade che le ha viste migliorare di anno in anno, l’aderenza al periodo storico preso a riferimento per il Palio di Allumiere, cioè il Rinascimento. Questo è stato possibile perché negli ultimi anni, alla sapienza delle sarte, si è affiancata una generazione più giovane che ha portato nuove abilità in termini di ricerca storica, di studi specifici e soprattutto di conoscenza delle nuove tecnologie. A far da propulsore a questi miglioramenti, senza ombra di dubbio, sono state le varie Giurie di qualità che avevano non solo il compito di premiare il Corteo migliore in seno alla manifestazione ma anche, e soprattutto, di stilare delle relazioni in cui si mettevano in evidenza i punti di forza ed i punti debolezza di ogni Corteo, a cui seguivano dei consigli per migliorare le criticità. Uno dei segreti della validità delle giurie di questi ultimi anni, è stato il mix di competenze dei giurati, tutti di altissimo profilo, che hanno potuto coprire i diversi aspetti presenti in questo splendido Corteo Storico. Stiamo parlando ovviamente di professionalità legate al design della moda, di Costumisti storici, di esperti in Storia del Costume e di Sartoria storica ma anche, e soprattutto, di studiosi di antropologia culturale e di storia delle tradizioni e del folklore. Perché in realtà questo Corteo Storico non solo costituisce una vera e propria lezione di storia “en plein air”, grazie alla presenza di moltissimi personaggi storici protagonisti delle vicende accadute durante il periodo dello sviluppo della protoindustria dell’allume e la nascita di Allumiere, ma anche e soprattutto una rappresentazione identitaria del popolo allumierasco e delle sue radici. Infatti nel Corteo, oltre le figure dei padri fondatori di Allumiere e delle cave d’allume, come Agostino Chigi detto “il Magnifico”, Papa Giulio II ed altri personaggi storici, si possono osservare minatori, artigiani, frati, mendicanti ed altre figure popolari, che ricostruiscono uno spaccato della vita quotidiana di questo paese al tempo della sua fondazione. Tutto ciò è stato possibile solo attraverso accurate ricerche storiche, che hanno visto i comparti delle sartorie delle Contrade impegnarsi profondamente e con perizia, destreggiandosi tra documenti di archivio sugli stili di vita del Rinascimento, raffigurazioni pittoriche dell’epoca e testi inerenti le leggi suntuarie e i codici di comportamento dell’epoca.

All’interno del Corteo storico del Palio delle Contrade di Allumiere c’è un ulteriore attrazione: gli sbandieratori ed i tamburini. Ogni contrada presenta una squadra di sbandieratori, di solito composta un numero variabile da quattro a sei elementi, accompagnata dai tamburini. L’arte dell’uso della bandiera è un’arte molto antica che risale al XIV secolo nella forma di mezzo di comunicazione tra truppe dello stesso esercito. Precisi segnali, lanci o sventolii indicavano, corrispondevano, infatti, a precisi ordini. La bandiera quindi, insieme ad i tamburi, rappresenta un elemento guerresco che ben si inserisce nella “lotta” tra le Contrade di Allumiere che va in scena la domenica del Palio. Il campo di gara è la stessa pista su cui poi si sfideranno nella corsa i sei contendenti, che però non cercano di conquistare solo l’ambito Cencio ma anche la Coppa degli sbandieratori, che viene assegnata appunto alla squadra di sbandieratori che esegue nel modo più corretto possibile gli esercizi ed i giochi con le bandiere. Le squadre degli sbandieratori delle Contrade del Palio di Allumiere sono composte in maggior parte da giovanissimi dai 15 ai 17 anni, che passano tutto l’anno a studiare e provare i numeri da portare in piazza il giorno del Palio. La loro dedizione, il loro impegno e anche lo studio di figure elaborate e composizioni particolari, sono riusciti nel corso degli anni a dare vita a veri e propri momenti di spettacolo. In tutto questo è stato fondamentale l’apporto della giuria che da anni esamina i ragazzi, composta da rappresentanti del prestigioso Gruppo di Sbandieratori della Contrada Trinità di Soriano Nel Cimino, che hanno riportato molte vittorie sia a livello nazionale che internazionale nei campionati sbandieratori. Attraverso un punteggio attribuito di solito alla composizione, difficoltà ed esecuzione degli esercizi svolti dai gruppi di sbandieratori delle Contrade di Allumiere, viene stabilito il vincitore ma unitamente a questi punteggi viene consegnata una relazione in cui si analizzano i punti di forza ed i punti deboli di ogni gruppo. Questo ha fatto sì che gli sbandieratori allumieraschi fossero spinti a cercare di migliorare ogni anno, correggendo le criticità e puntando a migliorare sempre di più. Il risultato ottenuto è sorprendente, vere e proprie coreografie che vedono girare in modo vorticoso le bandiere tra i componenti della squadra, lanci, acrobazie, rendono quello della sbandierata uno dei momenti più attesi e più piacevoli del Palio delle Contrade di Allumiere.

 

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