martedì , 30 Aprile 2024
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“Sulle orme di Dante”: un progetto dei ragazzi della II media dell’Istituto San Benedetto

Riceviamo e pubblichiamo

Tarquinia – Se il compito principale di un insegnante è quello di trasmettere delle conoscenze, il suo desiderio più grande non è quello di vedere acquisiti correttamente quei saperi, bensì quello di far appassionare i propri studenti alla materia e agli argomenti trattati. Quando questo accade, quando la passione entra in classe come un turbine, tutto si trasforma e diventa magia: la noiosa lezione frontale sparisce, gli occhi dei ragazzi iniziano a brillare d’entusiasmo, imparare e insegnare diventano le attività più semplici e belle al mondo.
In questo, gli insegnanti di Lettere sono facilitati: spesso raccontano storie, che si sa, piacciono sempre a tutti. Se poi la storia raccontata riguarda il viaggio di Dante Alighieri nei regni dell’Oltretomba, l’attenzione dei ragazzi è assicurata. L’insegnamento della Divina Commedia può rappresentare, per la classe, una difficoltosa strada in salita, oppure, se affrontata insieme all’insegnante con sulle spalle uno zaino zeppo di strumenti per la comprensione e lo studio dell’opera, un praticabile percorso in pendenza (mai però in piano, o peggio, in discesa: Dante non merita questa semplificazione). Tutti pronti? Si parte per il viaggio.
La II media dell’Istituto San Benedetto di Tarquinia si è così appassionata a Dante, alla sua vita, ai sonetti e soprattutto alla Divina Commedia, da vederlo ovunque (e come biasimarli, non è forse così?). C’era Dante in tutti gli autori successivi, in tutte le poesie d’amore dei poeti dal 1300 ai giorni d’oggi, persino in un compito in classe di inglese, dove i ragazzi hanno tradotto “contrappasso” al posto di “contrabbasso” (li abbiamo perdonati!).
Questo grande e soddisfacente sapere non poteva quindi rimanere lì, nelle loro menti, senza essere sfruttato in altri modi ancora. L’entusiasmo andava prolungato, coltivato. E, lo sappiamo tutti, la didattica delle competenze non si accontenta del sapere, bisogna anche saper fare. È così che è nato, attraverso un confronto tra la prof.ssa di Lettere Federica Gallotta e il prof. di Arte e Immagine e Tecnologia e Informatica Claudio Sabbatini, il progetto “Sulle orme di Dante” : la ricreazione dell’Inferno, Purgatorio e Paradiso danteschi, in modo da unire i saperi acquisiti (e anche così verificarli) ad altre competenze, di tipo manuale e artistico.
I ragazzi hanno così realizzato un modello tridimensionale sulle orme delle iconografie dantesche più celebri, ma con un’interpretazione originale e innovativa. Ecco che un secchio di plastica tagliato a metà diventa il cono rovesciato che ospita Lucifero, trasformando  il “bel Ken del mondo di Barbie” nel diabolico mostro infernale;  un vaso di plastica rivestito di stracci imbevuti di gesso (sono stati usati circa 15 kg di gesso e molteplici stracci di cotone “ingessati” e appoggiati su una rete metallica) dà vita alla montagna del Purgatorio e un tubo di plastica opportunamente tagliato si trasforma nei fiumi infernali alimentati da una pompa di ricircolo per acquari. Non solo conoscenze prettamente artistiche quindi, ma anche tecnologiche, con la realizzazione di collegamenti elettrici per illuminare l’antro infernale, il fondo dell’inferno, la burella di accesso al Purgatorio e infine la luce di Dio, che irradia lo sfondo  celestiale dipinto dai ragazzi su stoffa.  Un lavoro di quattro ore settimanali durato circa due mesi, che ha tenuto impegnati i ragazzi con crescente  passione e trasporto, giungendo a compimento di quello che è stato uno degli ennesimi esperimenti di didattica multidisciplinare che la nostra scuola ha da sempre adottato e intende proseguire per gli anni a venire.
Lo scorso lunedì, come ultima tappa del progetto, i ragazzi hanno poi illustrato a tutto l’Istituto il lavoro svolto, in un’atmosfera di partecipazione dove la condivisione delle conoscenze è diventata momento di soddisfazione e gioia per studenti e insegnanti.

I professori
Claudio Sabbatini
Federica Gallotta

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